IL BORGO MUSEO DI CASTAGNO DI PITECCIO: IN CAMMINO TRA ARTE E NATURA

Un piccolo edificio di colore rosa accoglie chi giunge con il treno alla stazione di Castagno di Piteccio, minuscolo borgo immerso nel bosco a una decina di chilometri di distanza da Pistoia. La prima sensazione, avvolti dal silenzio e dal verde degli alti alberi, è di trovarsi in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio.

 

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stazione castagno di piteccio

L'antica Ferrovia Porrettana

Il paese di Castagno è stato a lungo isolato geograficamente: fino agli anni ‘50 del 1900 era infatti raggiungibile solo attraverso una mulattiera, percorribile a piedi o con i muli.

Nel 1958 venne realizzata una fermata provvisoria della Ferrovia Porrettana, sostituita due anni dopo da una piccola stazione, impulso fondamentale per il borgo a livello sociale ed economico.

Inaugurata da Vittorio Emanuele II nel 1864, la Ferrovia Porrettana collega Pistoia a Bologna; tra le fermate c’è Porretta Terme, località nota per le sue acque curative, che ha dato il nome all’intera linea. La Porrettana fu il primo collegamento attraverso l’Appennino tra la Toscana e l’Emilia-Romagna. I lavori della ferrovia, contraddistinta da dislivelli e pendenze notevoli, furono seguiti dal progettista francese Jean Louis Protche: il risultato fu un’impresa ingegneristica eccezionale, costellata da un elevato numero di gallerie, ponti e viadotti. Ampiamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale, la ferrovia Porrettana venne riaperta nel 1949 e prevede oggi sei treni al giorno da Pistoia a Porretta Terme e viceversa. Per saperne di più sulla ferrovia clicca qui.

antica ferrovia porretana appennino

il borgo museo di castagno di piteccio

La comunità di Castagno è composta oggi da circa 70 persone residenti, oltre che da alcuni bellissimi gatti, che si godono oziosamente la pace del luogo. Nei mesi estivi gli abitanti del paese arrivano a un centinaio.

gatto che riposa

Nel corso degli anni, Castagno si è trasformata in un suggestivo museo a cielo aperto, percorribile solo a piedi: passo dopo passo gli angoli del paese svelano allo sguardo affreschi e sculture, che si fondono armoniosamente con le pietre delle case e con la natura che circonda il borgo.

Luca Alinari e Fabio De Poli a Castagno mentre dipingono i mesi di Novembre e Ottobre, Castagno, estate 1975, foto dall’archivio di Tommaso Paloscia

Tutto ebbe inizio nel 1975, quando il critico d’arte Tommaso Paloscia, che a Castagno aveva una casa di villeggiatura, invitò dodici artisti perché rappresentassero i dodici mesi dell’anno con la tecnica dell’affresco. 

Negli anni successivi a questo primo nucleo di opere sono andate ad aggiungersi oltre 30 sculture diverse per dimensioni, materiali e tematiche. Con la scomparsa di Paloscia nel 2005 il patrimonio artistico del borgo museo ha subito una battuta d’arresto.

Il futuro del Borgo Museo tra tutela e promozione

Il Borgo Museo è oggi seguito dalla Pro Loco di Castagno, piccola oasi felice che regala una calda accoglienza e gioie culinarie.

Dal 2019 la Pro Loco, con il sostegno e la collaborazione dell’organizzazione culturale CCT-SeeCity, ha dato avvio a un progetto di promozione e valorizzazione del territorio che prevede il restauro dei lavori esistenti e la creazione di nuove opere.

La “CALL for Artists 2019” ha ottenuto 150 candidature da ogni parte del mondo: dopo una difficile selezione, alcuni artisti sono stati invitati a trascorrere due settimane a Castagno, arricchendolo con nuove opere. 

Le candidature sono state più di 100 anche l’anno successivo. La “CALL for Artists 2021” è ancora aperta! Scopri di più 

Greta e Emma Castagno di Piteccio
Bianca Tschaikner, Greta e Emma

“Il castello ritrovato” di Matteo Raciti

L’ultima opera che ha visto la luce a Castagno si intitola “Il castello ritrovato” ed è stata realizzata nel maggio 2021. Le mani che l’hanno modellata sono quelle di Matteo Raciti, artista siciliano che vive a Viareggio, dove da alcuni anni realizza dipinti e sculture di varie dimensioni, dalle più piccole fino agli enormi e sorprendenti carri in movimento creati per il Carnevale versiliese.

La scultura a cui ha dato vita a Castagno si ispira a una fortificazione di epoca medievale che, secondo la leggenda, sarebbe all’origine dell’attuale borgo.

Matteo Raciti a Castagno di Piteccio

“Su questo basamento in pietra, in questo luogo meraviglioso sia dal punto di vista artistico che naturalistico installerò per la prima volta nella mia vita una scultura in un contesto pubblico. A Castagno mi sono sentito subito a casa e per questo motivo ho deciso di creare la mia opera direttamente lì, spostando il mio studio per qualche giorno! Il mio lavoro diventa sempre più fluido e in viaggio: tocco i luoghi da ospite, rimanendo in contatto giornaliero con le persone che ci vivono. Non potevo chiedere di meglio.”

Matteo Raciti

 

Sei curioso di scoprire la scultura? Continua a leggere! 

Borgo Museo Festival 2021 (24-27 giugno)

borgo museo festival Castagno di Piteccio

Dopo il successo della prima edizione del 2019, da giovedì 24 a domenica 27 giugno 2021 si terrà una nuova edizione del Borgo Museo Festival, quattro intensi giorni di attività all’aperto per tutte l’età dedicate all’arte e alla natura. Per scoprire tutti gli eventi scarica il programma.

Tra le iniziative proposte si segnalano i percorsi lenti nei boschi intorno a Castagno alla scoperta della flora e della fauna che circondano il borgo.

Conquistate dalla magia del paese e delle sue opere, anche noi abbiamo deciso di proporre una visita guidata tra le strade del borgo museo.

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