Tra i più particolari e affascinanti luoghi da scoprire nell’entroterra toscano è da citare sicuramente l’Abbazia di San Galgano, un posto davvero magico che vale la pena visitare almeno una volta nella vita.
San Galgano è un’abbazia cistercense ubicata nella campagna senese, presso il piccolo paese di Chiusdino. Rientra a pieno titolo tra le abbazie più popolari e particolari d’Italia dato che da due secoli è priva di tetto.
Nel 1786, infatti, un fulmine colpì il campanile della chiesa, facendo crollare anche il tetto. I monaci scelsero di non ricostruire la copertura ma di lasciare la chiesa aperta, trasformandola, dopo la sconsacrazione, in stalla.
Nel 1926 lo Stato italiano ha riconosciuto il valore culturale della struttura e ha iniziato a tutelarla.
Dopo la morte di San Galgano nel 1185 il vescovo di Volterra decise di costruire un grande complesso monastico cistercense che avrebbe onorato il santo nel luogo in cui aveva deciso di isolarsi.
Nel 1201 si formò la comunità monastica, nel 1218 iniziarono i lavori e 1288 l’abbazia venne consacrata dando avvio a una delle più ricche e fiorenti comunità d’Italia.
San Galgano divenne presto la più potente fondazione toscana, sostenuta da imperatori e papi, con monaci attivi in tutto il territorio senese. Al monastero erano collegati un mulino, una gualchiera per la lavorazione dei panni e una ferriera.
La carestia del 1328 e la successiva ondata di peste del 1348 bloccarono lo sviluppo del monastero che da quel momento in poi venne lentamente abbandonato e lasciato a sé stesso. L’abbazia cadde in rovina, i monaci si spostarono a Siena nel Palazzo di San Galgano e non vi fecero più ritorno.
Il degrado delle strutture architettoniche portò a crolli e distruzioni, e il fulmine del 1786 concluse definitivamente il processo abbattendo il tetto.
Parte integrante del sito è l’eremo in cui San Galgano si ritirò dopo una giovinezza di dissolutezze e nefandezze. Questa struttura architettonica viene chiamata Rotonda di Montesiepi, per la sua particolare conformazione cilindrica.
In questo luogo, carico di fascino, si trova un grande sasso con l’elsa di una spada conficcata nel mezzo. La storia vuole che Galgano, nel 1180, decise di convertirsi alla religione cristiana e, come voto, conficcò la sua lama nel sasso per trasformarla in una croce.
Evidenti somiglianze con la storia di Artù hanno fatto pensare a un collegamento tra la storia di Galgano e il mito arturiano, con tanto di Tavola Rotonda.
L’abbazia è stata riaperta a partire da aprile 2021, con obbligo di prenotazione per sabato, domenica e festivi telefonicamente (0577756738 – 0577049312) o per email (abbaziasangalgano@gmail.com).
ORARI
L’abbazia è aperta tutti i giorni con orari differenti in base alla stagione
– da novembre a marzo dalle ore 9.00 alle 17.30
– aprile, maggio ed ottobre dalle ore 9.00 alle 18.00
– giugno e settembre dalle ore 10.00 alle 19.00
– luglio e agosto dalle ore 10.00 alle 20.00
BIGLIETTI
Per accedere al grande complesso bisogna pagare un biglietto d’ingresso valido anche per il Museo di arte sacra di Chiusdino:
Intero: € 4.00
Ridotto: € 3.00 (ragazzi fino a 18 anni, oltre 65 anni, gruppi oltre 20 pax, studenti con tessera universitaria, famiglie 2 adulti + 2 bambini)
Biglietto famiglia (2 adulti con 2 o + figli): € 12,00
Gratuito: accompagnatore disabile, guide turistiche con patentino, bambini fino a 6 anni, residenti nel Comune di Chiusdino
EREMO
L’abbazia e l’eremo sono collegati tra di loro sia da un sentiero tra gli alberi che dalla strada percorribile in auto.
L’eremo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00 in inverno e fino alle 18:30 in estate. L’ingresso è gratuito e ogni domenica, alle 11:30, si celebra la messa.
CONTATTA L’ABBAZIA
Email: abbaziasangalgano@gmail.com
Telefono: 0577756738 – 0577049312
Sito: https://www.coopculture.it/
Il complesso di San Galgano si trova a 20 km a sud di Siena, nel comune di Chiusdino, in particolare nella Strada Comunale di S. Galgano, 164 (rintracciabile senza problemi su Google Maps e navigatori).
Si consiglia di raggiungere l’abbazia attraverso la strada provinciale SS223 Siena – Grosseto. Purtroppo è impossibile raggiungere il sito con i mezzi pubblici.
Poco distante dal complesso vi è un ampio parcheggio gratuito dove poter lasciare l’auto.
Nelle vicinanze non vi sono ristoranti o paninerie, quindi si consiglia un buon pranzo al sacco da poter gustare nei pressi dell’Abbazia o sull’Eremo.