Conoscete la storia del bue del Duomo? Se siete fiorentini o vivete da qualche anno in questa splendida città, sicuramente saprete di questa leggenda. Ma se non avete mai sentito parlare del celebre bue del Duomo, questo articolo fa al caso vostro.
Durante la costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore venne sfruttata moltissimo la forza animale per l’elevazione dei materiali da costruzione.
In particolare, fu Filippo Brunelleschi a progettare e costruire degli strumenti che, con carrucole e tiranti, innalzavano i mattoni verso gli operai che potevano così rimanere sulle impalcature. In questo modo i lavoratori non erano costretti a scendere spesso verso il basso, rischiando di cadere, e rimanevano concentrati sul proprio lavoro, andando avanti nella costruzione più velocemente.
Per approfondire questo aspetto della costruzione della Cupola del Duomo vi consigliamo la lettura del nostro articolo Il mistero della cupola di Brunelleschi.
In omaggio ai numerosi animali da traino impiegati nella costruzione della cattedrale, oltre che di
molti altri edifici, venne scolpita una testa di bue come decorazione della Cupola.
La leggenda, tramandata nel corso dei secoli, racconta invece una versione decisamente più divertente e piccante in merito a questa scultura: la testa del bue sarebbe stata collocata lì da uno dei mastri carpentieri dell’Opera del Duomo intorno al 1400 circa, quando i lavori per la costruzione dell’immensa chiesa si avviavano verso la fase finale.
Per quale motivo?
Si dice che l’uomo avesse una relazione segreta con la moglie di un panettiere, la cui bottega era attigua alla cattedrale. Un giorno il panettiere scoprì il tradimento e andò su tutte le furie. Senza pensarci due volte, denunciò la moglie infedele e il suo amante al Tribunale Ecclesiastico.
Le conseguenze per il capomastro dovettero essere notevoli, soprattutto dal punto di vista economico: dal momento che all’epoca l’adulterio era considerato un vero e proprio reato, si vide di certo costretto a pagare una multa salata.
Il carpentiere pensò a come vendicarsi e, approfittando del suo ruolo nel cantiere del Duomo, trovò una maniera particolarmente ironica per farlo: pensò infatti di scolpire la testa di un bue con due belle corna proprio sopra la bottega del panettiere. In questo modo, non solo il poveretto non avrebbe mai dimenticato il tradimento subito, ma tutti quelli che avessero alzato la testa verso la scultura lo avrebbero saputo!
La vendetta fu efficace e duratura: a distanza di secoli il bue continua a guardare dall’alto i passanti con aria beffarda, tramandando nel tempo la storia di quel furbo carpentiere che si prese gioco del panettiere cornuto.
Scorgere la testa di bue senza sapere dove si trova è molto difficile, perché la scultura è davvero piccola rispetto all’imponenza della cattedrale.
Posizionatevi a metà strada tra via di Ricasoli e via de’ Servi, in corrispondenza della Porta della Mandorla (da dove si accede alla salita verso la cupola). Alzate la testa verso l’alto e soffermate il vostro sguardo al di sotto della prima semicupola addossata alla parete. Lì troverete tre archi: la testa di bue è posizionata all’intercapedine tra il primo e il secondo arco, come potete vedere in foto.
Buona ricerca della testa di bue!
Che curiosità sfiziose!!!
Brave, viene proprio desiderio di andare a cercare questo bue ed ammirare la bellezza del duomo!